Carmignano4
Sapevo che sarebbe arrivato… ed è arrivato con un po’ di ritardo. Dopo il forfait per motivi famigliari al 5° Triathlon Sprint Città di Oderzo, decisi di iscrivermi a questa prima edizione del Triathlon Sprint di Carmignano – La Tribale. Lago, una via di mezzo tra piscina e mare, seconda e terza frazione pianeggiante… Quale location migliore per il mio esordio?

Arrivato la mattina al Lago di Camazzole insieme al mio amico, nonché compagno di squadra, Vladi, andiamo subito a ritirare il pacco gara.

Pettorale nr. 107. Il mio stato d’animo è tranquillo, sto bene… Entrato in zona cambio comincio a sistemare bici, scarpette, scarpe run, caschetto e pettorale… tutto è al proprio posto… tutto perfetto! Da lì a poco ci sarebbe stato il briefing obbligatorio dei Giudici di Gara… Sono rimasto fermo davanti alla mia bici in contemplazione, cercando di ripetere nella mia testa i momenti delle transizioni… Sembra tutto ok… Si va al briefing… Alla fine del briefing non emerge nessuna novitĂ  particolare, anche perchĂ©, un mesetto prima avevo giĂ  effettuato una ricognizione del luogo di gara… Partiamo a piedi per raggiungere la zona di partenza e noto che il Garmin mi rileva i BPM un po’ troppo “su di giri”… Non ci faccio caso e proseguo. Le donne cominciano ad effettuare la spunta… tra pochi minuti partono… Neanche il tempo di sentire il “pronti” del giudice e subito arriva il suono della tromba. Partite. Tonnara. Caspita!!! La tonnara!!! Me n’ero proprio dimenticato! Ok, nessun problema, mi metterò defilato e tutto andrĂ  bene.

Prima della spunta faccio un tuffo per vedere l’acqua com’è. Bella! Si sta bene in acqua! Qualche bracciata, tutto a posto. Quasi mi dispiace di uscire, si sta troppo bene.

A questo punto aspetto il mio turno per la spunta. Fatta anche questa. Tra pochi secondi si parte e i BPM arrivano a 95… Al suono della tromba avranno superato i 100…

Si parte, intorno a me pochi atleti. Le prime bracciate sono faticosissime, sono rigido, non riesco a respirare come ho sempre fatto, perché??? Panico!
Mi vengono in mente le parole che mi aveva detto Giovanni “FUMOGENO” due giorni prima: “Se ti trovi in difficoltà, fermati e ragiona”. Vabbè, mi fermo, cerco di rilassarmi, i BPM cominciano lentamente a scendere e vedo gli altri allontanarsi. Pian piano, bracciata dopo bracciata, comincio a nuotare, piano, ma almeno mi muovo.
La boa si avvicina, la supero, e punto dritto all’uscita. Mi giro, guardo indietro, e mi rendo conto, ahimè, che sto uscendo per ultimo.

Esco dall’acqua e sento una voce che mi incita gridando il mio nome… E’ lui, Fabio Pati, che a squarciagola grida: “VAI, VAI, VAI ANDREA”.

Arrivo in T1… tutto fila liscio, cambio perfetto, prendo la bici e la conduco a mano fino alla linea di salita. Sono solo, nessuno a cui accodarmi. I 20 km passano veloci, ci metto meno tempo di quanto avevo preventivato. Il percorso di 2 giri è veloce con qualche curva insidiosa, ma tutto scorre via tranquillo.

Arrivo in T2 e la gente mi incita, i bambini mi chiedono il cinque, adrenalina a palla, metto a posto la bici, tolgo il caschetto, infilo le scarpette, giro il pettorale e via… solo 5 km al traguardo… Comincio a correre “bene” (per me) sotto i 5/km… dopo un primo tratto pianeggiante, leggera salita e mi s’inchiodano le gambe. BUM!!! Esploso!!! Salgo subito sopra i 6/km… Ma non mollo… Riesco a superare qualche atleta davanti a me, peccato che fossero donne (ai fini della classifica) e proseguo. Discesa finale, ancora qualche metro e tutto è finito. Sono stravolto… Il caldo è soffocante. Quante emozioni in così pochi minuti! Vedo il gonfiabile dell’arrivo, lo speaker che legge il mio numero, il mio nome e cognome, il nome della la mia squadra…
E’ finita! Ce l’ho fatta. Ho portato a termine il mio primo triathlon!

All’arrivo il primo che mi viene incontro è Rocco Righetti, mi stringe la mano, mi fa i suoi complimenti, poi Andrea Bovo, Vladi, Alberto Buso… E ancora emozioni, anche dopo aver finito… Caspita che sport bellissimo che è il Triathlon! Adesso si riparte da qui, che non è un punto di arrivo, ma, anzi, un punto di partenza. So benissimo che di lavoro ce n’è da fare una marea, ma lasciatemi godere di questo bellissimo momento. Pronto a ricominciare ad allenarmi per la prossima sfida, che pensandoci bene, non è neanche tanto lontana. Grazie a tutti i componenti della SBR3ATHLON che non si sono mai tirati indietro davanti alle mie richieste e ai miei consigli.
Mi sento di appartenere a questa grande famiglia, e non smetterò mai di ringraziarvi per tutto quello che mi avete dato e che mi darete in futuro…
GRAZIE!!! GRAZIE!!! GRAZIE!!!

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