SUPERCOMPENSAZIONE E DINTORNI
Il cosiddetto “regime scandinavo dissociato di supercompensazione dei carboidrati†messo a punto negli anni ’70 era finalizzato ad aumentare la quantità di glicogeno muscolare prima di gare di lunga durata.
Per il triathlon potremmo riferirci alle distanze dall’olimpico in su, tanto per intenderci…
In effetti con tale metodica è possibile aumentare la concentrazione di glicogeno muscolare da un valore medio di circa 1,7 g glicogeno/100 g tessuto muscolare fresco a circa 3,7 g/100 g. Naturalmente le fasi di scarico e carico a partire dai 6 giorni prima della competizione erano affiancati da un particolare schema di allenamento, che doveva progressivamente esaurire le scorte di glicogeno per consentire il ricarico completo (se siete interessati vi faccio avere la tabella).
Purtroppo tale pratica comportava spesso malessere generale, disturbi digestivi, irrequietezza, pesantezza muscolare, perdita di elasticità e aumento ponderale (in parte causati dalle forti variazioni del contenuto d’acqua corporeo, visto che ogni grammo di glicogeno immagazzinato si lega a 2,7 g di acqua), e quindi negli anni sono stati proposti protocolli diversi.
Per ottenere un aumento del glicogeno muscolare che arrivi a circa 2,5 g/100 g muscolo (quantità più che sufficiente a sostenere attività di lunga durata) basta ad esempio aumentare l’apporto glucidico giornaliero nei 3 giorni precedenti l’impegno sportivo dal 60 al 70% della quota calorica complessiva e contemporaneamente effettuare allenamenti brevi (30-40’) e a bassa intensità (35-40% del VO2 max).
Questa è la teoria; altra cosa è tradurre concretamente queste indicazioni nei pasti di ciascuno, cosa che necessiterebbe di informazioni accurate sulle caratteristiche antropometriche del soggetto, sulla durata, frequenza e tipologia di allenamenti, ecc..
Provo a farvi un esempio pratico: Iron Man, 70 kg circa, 1-2 ore di allenamento al giorno, potrebbe avere un fabbisogno calorico medio giornaliero di circa 3500 Kcal. Il 60% di tale valore dovrebbe dunque provenire dai carboidrati. Ciò vuol dire circa 560 g di carboidrati al giorno, che possono essere così reperiti tra i vari alimenti e pasti:
250 g Yogurt alla frutta
600 g frutta (3 porzioni circa)
500 g verdura (2-3 porzioni)
50 g biscotti / cereali in fiocchi / fette biscottate
150 g circa pane
250 g cereali in primo piatto (pasta, riso, orzo, farro, kamut, grano saraceno,…)
1 litro acqua e maltodestrine (durante allenamento)
Arrivare al 70% nei 3 giorni precedenti la competizione significa aggiungere circa 100 g di glucidi: 2 bicchieri succo frutta + 160 g pane + 2-3 biscotti (ad esempio).
In caso di utilizzo di barrette energetiche la cosa diventa più semplice, perché in poco volume e facile digeribilità si possono assumere buone quantità di glucidi: una barretta energetica di circa 50 g (tipo quelle che alcuni di voi hanno provato) fornisce infatti quasi 40 g di carboidrati, ergo, con 2 il nostro Iron Man ha fatto il carico pre-gara. Direi che questo è proprio un caso in cui l’integrazione risulta estremamente utile.
Il pasto pre-gara dovrebbe essere effettuato non meno di 3-4 ore prima della competizione, quindi la cena del giorno prima non può essere considerata pasto pre-gara. Dovrà in ogni caso essere digeribile, per consentire di riposare bene. Consiglio di evitare pizza, fast-food, grigliate varie e alcolici, e di evitare anche cibi consumati poco frequentemente o novità (non andate al ristorante messicano proprio la sera prima della gara…). Meglio un piatto di pasta o altro cereale, possibilmente senza sughi troppo grassi, pesce o carne alla griglia o al forno, verdura, pane o analogo prodotto da forno, frutta, eventualmente dolce senza creme, meglio fatto in casa.
Per quanto riguarda il pasto pre-gara (la colazione ad esempio), dovrà essere più o meno ricco di carboidrati a seconda del tipo di prestazione: per sforzi intensi che durano meno di 50-60’ non sono richieste grandi cose; la cosa cambia un po’ se lo sforzo ha durata maggiore, nel qual caso è opportuno aumentare la quota glucidica, ma il pasto dovrà comunque essere facilmente digeribile e non troppo voluminoso; meglio evitare di fare i “salutisti†con cereali integrali proprio quella mattina, o i “golosoni†con colazioni troppo ricche di zuccheri semplici pensando che tanto potete permettervelo, oppure diventare “continentali†per solidarietà con l’avversario tedesco sparandovi uova e pancetta… tutto ciò potrebbe rallentare molto i tempi di digestione (= disturbi gastrici) e/o determinare spiacevoli picchi glicemici e alti livelli di insulina (anche le proteine stimolano la produzione di insulina), che causerebbero poi cali glicemici riflessi e ridotta mobilizzazione dei grassi di deposito (=addio resistenza). Potremmo vedere le vostre colazioni e commentarle insieme…
Se la partenza è molto tardi e la colazione è solo un ricordo è utile ricorrere ad uno spuntino, la cosiddetta razione di attesa, di solito acqua e un po’ di maltodestrine/zuccheri in vari formati, per mantenere costante il livello della glicemia.
Come non è pensabile di fare il personal best curando solo l’allenamento del giorno prima, così non accadrà che curare la vostra alimentazione solo in prossimità della competizione farà la differenza.
Siamo quello che mangiamo e questo significa che tutto il nostro “stile alimentare†può influenzare i nostri rendimenti, ma nel rispetto della fisiologia e dei suoi tempi…
Variare l’alimentazione oltre che un rimedio alla monotonia, è anche fondamentale per garantire all’organismo da un lato l’assunzione di nutrienti presenti in quantità e tipologia diverse nei cibi, dall’altro evitare eccessive assunzioni di composti potenzialmente nocivi.
Poiché l’argomento richiede però più di 2 parole e soprattutto la mente lucida (mentre in questo momento sono decisamente cerebro-lessa), rimando la sua trattazione alla prossima puntata.
Un’ultima cosa, per Luca:
se la gara è fra 1 mese direi che il tuo pranzo potrebbe andare…..
Questo è il mio pranzo (non pre-gara) di oggi:
branzino al forno con patate, pomdorini e olive
rucola
ananas fresco
1/2 bicchiere di vino buono
acqua