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  • Foto del profilo di Va-lentina Va-lentina ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Ciao a tutti,
    da quando sono iniziati gli allenamenti di gruppo e le prime gare abbiamo riscontrato tra di voi un certo interesse in merito all’alimentazione e all’integrazione, e visto che mi occupo professionalmente di questo settore (sono una Dietista), ho pensato fosse utile aprire una discussione per raccogliere vostre eventuali domande, dubbi, curiosità.
    Dal momento che (per questioni di tempo) mi sarebbe impossibile rispondere a tutti singolarmente, provvederò a pubblicare degli articoli (per il momento pensavo 1-2 al mese), che daranno risposte cumulative e spero abbastanza esaustive alle tematiche più richieste.
    Mi auguro che ciò possa costituire un ulteriore strumento di supporto e crescita per questa squadra che ci sta dando davvero molte soddisfazioni e vanto.
    In attesa di leggervi,
    Cristina Antinucci – v.p. SBR 3Athlon

  • Foto del profilo di Jack Jack ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Benissimo!! Leggerò con molta attenzione!

  • Foto del profilo di robi robi ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Sisi! Veramente una buona idea, come anticipato alla cena sociale la mia dieta è monotematica… magari imparo a variarla un po’!
    Grazie mille, attendo news

  • Foto del profilo di LucaFP LucaFP ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    oggi il mio pranzo prevede panino con mozzarella, pancetta, funghi e salsa di pomodoro contornato con patatine fritte e accompagnato da una coca da mezzo… può andar bene anche come pasto pre-gara?!?? 😉

  • Foto del profilo di anthony Anthony ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    ciao Cristina,

    metto qui un paio di domande giusto per “rompere” il ghiaccio:
    1) in vista di una gara medio-lunga, cosa ne pensi dello scarico totale carboidrati nei 2-3 giorni precedenti la gara, ricaricando poi gli ultimi ?
    2) la sera prima di una gara, cosa evitare (oltre agli spritz) e cosa magari privilegiare ?
    3) immaginando una gara che parte alle ore 12, qualche suggerimento su colazione/spuntino etc?

    Grazieeeeeeee

    p.s. immagino siano domande a cui non si risponde “secco” e che sia difficile fornire risposte valide per tutti.. molto dipende da tanti fattori però qualche indicazione di massima sarebbe davvero utile 🙂 Se dovessi scegliere una domanda sola tra le tre.. direi la n° 2 🙂

  • Foto del profilo di Va-lentina Va-lentina ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    SUPERCOMPENSAZIONE E DINTORNI

    Il cosiddetto “regime scandinavo dissociato di supercompensazione dei carboidrati†messo a punto negli anni ’70 era finalizzato ad aumentare la quantità di glicogeno muscolare prima di gare di lunga durata.
    Per il triathlon potremmo riferirci alle distanze dall’olimpico in su, tanto per intenderci…
    In effetti con tale metodica è possibile aumentare la concentrazione di glicogeno muscolare da un valore medio di circa 1,7 g glicogeno/100 g tessuto muscolare fresco a circa 3,7 g/100 g. Naturalmente le fasi di scarico e carico a partire dai 6 giorni prima della competizione erano affiancati da un particolare schema di allenamento, che doveva progressivamente esaurire le scorte di glicogeno per consentire il ricarico completo (se siete interessati vi faccio avere la tabella).
    Purtroppo tale pratica comportava spesso malessere generale, disturbi digestivi, irrequietezza, pesantezza muscolare, perdita di elasticità e aumento ponderale (in parte causati dalle forti variazioni del contenuto d’acqua corporeo, visto che ogni grammo di glicogeno immagazzinato si lega a 2,7 g di acqua), e quindi negli anni sono stati proposti protocolli diversi.
    Per ottenere un aumento del glicogeno muscolare che arrivi a circa 2,5 g/100 g muscolo (quantità più che sufficiente a sostenere attività di lunga durata) basta ad esempio aumentare l’apporto glucidico giornaliero nei 3 giorni precedenti l’impegno sportivo dal 60 al 70% della quota calorica complessiva e contemporaneamente effettuare allenamenti brevi (30-40’) e a bassa intensità (35-40% del VO2 max).
    Questa è la teoria; altra cosa è tradurre concretamente queste indicazioni nei pasti di ciascuno, cosa che necessiterebbe di informazioni accurate sulle caratteristiche antropometriche del soggetto, sulla durata, frequenza e tipologia di allenamenti, ecc..
    Provo a farvi un esempio pratico: Iron Man, 70 kg circa, 1-2 ore di allenamento al giorno, potrebbe avere un fabbisogno calorico medio giornaliero di circa 3500 Kcal. Il 60% di tale valore dovrebbe dunque provenire dai carboidrati. Ciò vuol dire circa 560 g di carboidrati al giorno, che possono essere così reperiti tra i vari alimenti e pasti:
    250 g Yogurt alla frutta
    600 g frutta (3 porzioni circa)
    500 g verdura (2-3 porzioni)
    50 g biscotti / cereali in fiocchi / fette biscottate
    150 g circa pane
    250 g cereali in primo piatto (pasta, riso, orzo, farro, kamut, grano saraceno,…)
    1 litro acqua e maltodestrine (durante allenamento)
    Arrivare al 70% nei 3 giorni precedenti la competizione significa aggiungere circa 100 g di glucidi: 2 bicchieri succo frutta + 160 g pane + 2-3 biscotti (ad esempio).
    In caso di utilizzo di barrette energetiche la cosa diventa più semplice, perché in poco volume e facile digeribilità si possono assumere buone quantità di glucidi: una barretta energetica di circa 50 g (tipo quelle che alcuni di voi hanno provato) fornisce infatti quasi 40 g di carboidrati, ergo, con 2 il nostro Iron Man ha fatto il carico pre-gara. Direi che questo è proprio un caso in cui l’integrazione risulta estremamente utile.

    Il pasto pre-gara dovrebbe essere effettuato non meno di 3-4 ore prima della competizione, quindi la cena del giorno prima non può essere considerata pasto pre-gara. Dovrà in ogni caso essere digeribile, per consentire di riposare bene. Consiglio di evitare pizza, fast-food, grigliate varie e alcolici, e di evitare anche cibi consumati poco frequentemente o novità (non andate al ristorante messicano proprio la sera prima della gara…). Meglio un piatto di pasta o altro cereale, possibilmente senza sughi troppo grassi, pesce o carne alla griglia o al forno, verdura, pane o analogo prodotto da forno, frutta, eventualmente dolce senza creme, meglio fatto in casa.
    Per quanto riguarda il pasto pre-gara (la colazione ad esempio), dovrà essere più o meno ricco di carboidrati a seconda del tipo di prestazione: per sforzi intensi che durano meno di 50-60’ non sono richieste grandi cose; la cosa cambia un po’ se lo sforzo ha durata maggiore, nel qual caso è opportuno aumentare la quota glucidica, ma il pasto dovrà comunque essere facilmente digeribile e non troppo voluminoso; meglio evitare di fare i “salutisti†con cereali integrali proprio quella mattina, o i “golosoni†con colazioni troppo ricche di zuccheri semplici pensando che tanto potete permettervelo, oppure diventare “continentali†per solidarietà con l’avversario tedesco sparandovi uova e pancetta… tutto ciò potrebbe rallentare molto i tempi di digestione (= disturbi gastrici) e/o determinare spiacevoli picchi glicemici e alti livelli di insulina (anche le proteine stimolano la produzione di insulina), che causerebbero poi cali glicemici riflessi e ridotta mobilizzazione dei grassi di deposito (=addio resistenza). Potremmo vedere le vostre colazioni e commentarle insieme…
    Se la partenza è molto tardi e la colazione è solo un ricordo è utile ricorrere ad uno spuntino, la cosiddetta razione di attesa, di solito acqua e un po’ di maltodestrine/zuccheri in vari formati, per mantenere costante il livello della glicemia.

    Come non è pensabile di fare il personal best curando solo l’allenamento del giorno prima, così non accadrà che curare la vostra alimentazione solo in prossimità della competizione farà la differenza.
    Siamo quello che mangiamo e questo significa che tutto il nostro “stile alimentare†può influenzare i nostri rendimenti, ma nel rispetto della fisiologia e dei suoi tempi…
    Variare l’alimentazione oltre che un rimedio alla monotonia, è anche fondamentale per garantire all’organismo da un lato l’assunzione di nutrienti presenti in quantità e tipologia diverse nei cibi, dall’altro evitare eccessive assunzioni di composti potenzialmente nocivi.
    Poiché l’argomento richiede però più di 2 parole e soprattutto la mente lucida (mentre in questo momento sono decisamente cerebro-lessa), rimando la sua trattazione alla prossima puntata.

    Un’ultima cosa, per Luca:
    se la gara è fra 1 mese direi che il tuo pranzo potrebbe andare…..
    Questo è il mio pranzo (non pre-gara) di oggi:
    branzino al forno con patate, pomdorini e olive
    rucola
    ananas fresco
    1/2 bicchiere di vino buono
    acqua

  • Foto del profilo di Jack Jack ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Io faccio colazione con Latte (tanto) pane e marmellata (tanto)… 😀 Poi a volte anche qualche biscotto.. Il problema è che alle 11 ho di nuovo famissima e mi devo trangugiare altri 2-3 frutti per arrivare a pranzo..

    Vabbè ne parleremo di persona perchè l’argomento alimentazione mi interessa moltissimo..

    Grazie mille dei consigli intanto..

  • Foto del profilo di anthony Anthony ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Cristina ho aggiunto il premio… “Discussione più utile dell’anno” 🙂 🙂 🙂 🙂
    Grazieeeee

  • Foto del profilo di Va-lentina Va-lentina ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Ciao a tutti, a completamento di quanto scritto in merito alla supercompensazione e ad alcune indicazioni sui pasti prima della gara, ho messo in rete alcune diapositive in power point (che avevo preparato in precedenza in occasione di una serata sulla corsa organizzata da BRT). Non sono recentissime, ma il buon senso rimane e va bene per tutte le attività di endurance. Mi riservo di verificare che nel frattempo non ci siano state modificazioni delle linee guida internazionali e nazionali (abbiate però un po’ di pazienza…).
    Ecco il link: http://www.cristinaantinucci.com/clienti/sbr3athlon/nutrizione e competizione.ppt
    Se non riusciste a scaricare il P.P. (non sono molto esperta col pc…) fatemelo sapere e casomai ve lo mando via mail.
    Buoni allenamenti e buona lettura!
    Cris

  • Foto del profilo di vice-4ever vice-4ever ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Ciao Cris!
    Grande articolo il tuo e pure ben argomentato, ma se volessimo andare oltre, molto oltre… tipo un IM… o peggio, un doppio IM?? Quale importanza avrebbe l’integrazione durante la gara? e nello specifico la parte proteica da reintegrare in un periodo di sforzo così prolungato? ed ancora, quando si presentasse la possibilità di potersi alimentare durante la prima frazione ( mi riferisco ad un doppio IM ) risulta conveniente farlo e se si quale tipo d’itegrazione potrebbe essere la più adatta, considerando che per la maggior parte dei triatleti la frazione natatoria è perlopiù lattacida. A me vien da pensare all’integrazione di zuccheri tipo gel ( resto con qualche dubbio riguardo quelli con maltodestrine perché spesso mettono in difficoltà lo stomaco ). In fine, quando il corpo comincia a rifiutare ogni tipo d’itegrazione, sia solida che liquida ( … dei gel non se ne parla proprio, ho potuto vedere atleti trasformarsi in idranti durante la maratona finale ) quanto può essere utile ricorrere a miele? oppure come fonte proteica e lipidica al pezzo di parmigiano ( con quel meraviglioso gusto salato… )? Nel post gara è sufficiente il bere in modo esagerato per smaltire i residui dei sali assunti durante lo sforzo o ci sono pratiche più efficienti?
    Grazie per le risposte che saprai darmi.

    Un amico di Corrado.

  • Foto del profilo di Va-lentina Va-lentina ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Caro amico di Corrado, ma cambiar sport no???
    Speravo di partire per le ferie con tanti bei libri della collezione “Harmony” una volta tanto, invece mi farai lavorare anche lì, mannaggia!!
    Vabbè, vedrò cosa posso fare, ma mettiti in lista perchè prima dovremmo approfondire il discorso sulla varietà alimentare…
    Ciao!
    Cris

    P.S. per Jack: Perchè non provi con una versione mista dolce/salata, tipo latte (magari non proprio “tanto”), pane integrale o ai cereali + prosciutto cotto o crudo o bresaola o altro affettato non troppo grasso oppure una crepe con marmellata, frutta o spremuta, (eventualmente una manciatina di noci o mandorle)?
    Ovviamente vado un po’ alla cieca, come dici tu bisognerebbe parlarne di persona, e valutare poi tutta la tua giornata, ma magari prendi spunto…
    Fammi sapere.

  • Foto del profilo di Jack Jack ha detto 12 anni, 10 mesi fa:

    Ma insieme? Cioè invece di latte e biscotti faccio colazione con latte e pan col prosciutto?? Si comunque avevo letto sull’ultimo numero di “correre” l’importanza di variare a colazione e di inserire una base proteica (affettati magri, crepe o anche ricotta..)..

    Ci provo allora e poi ti faccio sapere!!!

    Grazie mille sai Cristina.. Ps: Buone ferie se le hai già iniziate!! 🙂

  • Foto del profilo di Michele Michele ha detto 12 anni, 9 mesi fa:

    Ciao Cristina, a questo punto della discussione mi intrometto anch’io.. Si si proprio io, che su 4 maratone, 3 sono stato male di stomaco ( ho scoperto poi che sbagliavo la colazione)  e sempre io, che normalmente la mia giornata la passo mangiando, una ventina di biscotti con quasi un litro di latte, 3/4 gelati ( inverno e estate ) yogurt e miele, tanto miele..
    A questo punto la mia domanda e’?????
    Come si prende appuntamento in studio da te?? Io credo che con la giusta alimentazione potrei rendere molto di più, soprattutto in gare medio lunghe.. e visto che tra poche sett comincerò i lunghi in vista della maratona di novembre, sarei molto interessato a fare due parole con te.. 
    Intanto buone ferie..

  • Foto del profilo di nadir nadir ha detto 12 anni, 9 mesi fa:

    Anche io sono interessato e leggo con molta attenzione questa rubrica, che però a mio avviso dovrebbe essere la base per un incontro faccia a faccia, anche di gruppo, ma sarebbe bello fare una riunione dove ci spieghi un po’ di cose e dove si possano fare domande. Personalmente troverei la cosa molto utile e spero si faccia.
    Ciao Loris

  • Foto del profilo di Va-lentina Va-lentina ha detto 12 anni, 9 mesi fa:

    Ciao a tutti, sono (purtroppo) rientrata dalle tanto sognate ferie, ed essendo stata costretta dal tempo inclemente e dal triatleta di casa momentaneamente fuori uso a passare parecchie ore in stand-by, non ho potuto far altro che darmi ad amene letture…
    Tra le tante cose che mi è capitato di leggere, mi ha piacevolmente affascinato un libro di un famoso alpinista, di cui vorrei proporvi alcuni passi che offrono parecchi spunti di riflessione, sia dal punto di vista del gesto atletico, sia da quello che mi coinvolge professionalmente. In calce vi ho riportato il titolo completo dell’opera; se avete tempo libero e vi piace la lettura avventuroso-sportiva ve lo consiglio.

    1400 + 247 + 550 = 24 ore
    “…. Nell’agosto del ’91 (…) insieme ad un compagno forte (Hans-Peter Eisendle) intendevo concatenare 2 diverse montagne, coprendo in bicicletta la distanza fra le due e tornare così alle origini dell’alpinismo, quando il mezzo di trasporto abituale non era l’automobile. La parete nord dell’Ortles, con la sua altezza di 1400 mt (…) e la parete di ghiaccio più alta delle Alpi orientali, (…) avrebbe rappresentato la prima parte dell’impresa. L’altra invece, era la parete nord della Cima Grande di Lavaredo: 550 mt di altezza che costituiscono una delle più ripide vie di roccia delle Dolomiti. Tuttavia, fra l’Ortles (…) e i 3 obelischi delle cime di Lavaredo (…) ci sono 247 km che intendevo percorrere in bicicletta… Il difficile stava nel fare tutte e tre le cose nell’arco di 24 ore (…). In effetti la parte del percorso da coprire in bici era quella che ci dava più da pensare.†– i due alpinisti decidono quindi di allenarsi un po’ in bicicletta -.
    “Da principio, dopo qualche km rischiavamo di cadere dal sellino; ma dopo 2 settimane di allenamento la nostra tecnica migliorò notevolmente (…).
    Arrivato il gran giorno, salimmo da Solda verso il rifugio Tavaretta, ai piedi della parete nord (…). Alle 23.30 scocca l’ora della partenza. DOPO AVER BEVUTO ALCUNE TAZZE DI TE’, ci infiliamo l’imbracatura e il casco e lasciamo il rifugio (…).
    Sulla vetta abbiamo già 1 ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Sono le 4 del mattino. Scattiamo un paio di foto sulla cima e ci avviamo a passo di corsa sulla via normale verso il rifugio Payer (…). Sono felice quando sul far dell’alba, dopo 2000 mt di discesa, arriviamo con le ginocchia vacillanti a Solda. Là ci aspettano gli amici. Tra loro ci sono anche Herbert Summerer, guida alpina di Sesto, e Hans Baumgartner di Brunico: sono 2 ciclisti esperti, che devono farci da battistrada. In teoria è una buona idea, ma non funziona troppo bene. Né io né Hans-Peter sappiamo padroneggiare bene questa tecnica, per cui usciamo sempre dalla scia del capofila (…). Prima di affrontare il percorso fra Solda e Carbonin, ci facciamo massaggiare i contratti muscoli delle gambe (…), MANGIAMO UN PAIO DI BANANE E BEVIAMO PARECCHIO TE’; poi via verso la Val di Landro, tra Cortina e Dobbiaco (…).
    Durante le 8 ore e mezza del tragitto ci fermiamo una volta sola, per sciogliere i muscoli delle gambe affaticate con un massaggio (…). Nella luce del pomeriggio, le Tre Cime rifulgono in tutto il loro splendore, ma per affrontare la seconda scalata dobbiamo percorrere a piedi 900 mt di dislivello (…).
    Verso le 18.30 eccoci sotto la parete a strapiombo della Cima Grande (…). Ai suoi piedi ci attendono altri amici, (…) che ci hanno portato le leggere pedule da arrampicata e le imbracature (…). Siamo in movimento da 19 ore e i nostri corpi sono esausti e vuoti come limoni spremuti. Ci è quasi impossibile placare la sete smodata. BEVIAMO, MANGIAMO BANANE E UN PAIO DI BOCCONI DI UNA BARRETTA DI MUESLI (…).
    Al calar della notte abbiamo già superato la parte tecnicamente più difficile della parete (…). Il resto è una successione di fessure e camini (…). Alle 23 siamo in cima (…).
    Nelle ultime ore, lottavo con tutte le mie forze per mantenere la concentrazione, che cominciava a vacillare (…), alle 23.50 saltammo sul sentiero che unisce il rifugio Auronzo al rifugio Lavaredo. Nel giro di 4 minuti eravamo al rifugio, e un’ora dopo ero ubriaco fradicio.â€

    Tratto da “Malato di montagna†di Hans Kammerlander – Corbaccio Editore

    Per quanto riguarda le richieste che mi state facendo, ovviamente potete contattarmi personalmente quando volete (visto che non tutti hanno un mio recapito, vi lascio quello del cell. di lavoro: 3384264803), ma potrebbe essere effettivamente una buona idea (e più semplice anche per me, che eviterei di passare ore a scrivere) trovarci anche a piccoli gruppi, e affrontare insieme alcune tematiche. Se volete a Mirano ho spazio e sedie a sufficienza per 5-6 persone; possiamo organizzare una sera o tardo pomeriggio, stabilendo anche più date per dare modo a tutti gli interessati di partecipare. Io in agosto sono operativa, non so voi, quindi aspetto un vostro riscontro con eventuali proposte di date.
    Buona settimana!
    Cristina