Beh ormai mi conoscete, sono marco amo gareggiare e sono convinto che per migliorare le gare siano la cosa migliore.

E per questo che vi voglio raccontare la mia nona sinfonia stagionale dopo la prima dove vi ho raccontato l esordio.

X-terra non e’ xtrim non e’ un 70.3 non e’ uno sprint non e’ un olimpico..
all’olimpico assomiglia solo per distanza.

Sono stato richiamato dal fatto che c era la MTB e che il tutto si sviluppava in un contesto naturalistico che tra l’altro conosco molto bene .

Arrivo a tarzo verso le 12.30 il tempo e’un po instabile e umido, ho trovato pioggia per strada, ritiro il pacco gara molto sostanzioso e mi mangio la pasta che mi ero portato da casa partenza prevista 15.45.

Nel frattempo chiaccherata con altri atleti, girano voci che la frazione in bici sia di circa 3 ore, mi sembrano tutti di forte spessore agonistico, in effetti dicono che su queste gare ci sono atleti di rank forti, io comunque son sereno.

Sistemato bici e attrezzatura (ormai sono un esperto, vero biscontin??) resta l’incognita della muta che per me significherebbe risparmio di energia ,ma la giuria dice dopo l ultima verifica niente muta .
A questo punto in riva al lago brifing e puntuale la partenza.

Cento e 40 atleti partono due giri con uscita corsa di 100 mt e rituffo, la frazione a nuoto passa meglio del solito con questa nuova formula, prendo il casco nella vaschetta predisposta dall organizzazione gli occhiali ma mi parte una lente e li ributto in vaschetta, questa cosa mi rende nervoso perche gli occhiali servono molto in mtb per il fango e i rami con le spine che trovi nei sentieri.

Passo davanti al cronometro e tutto vola via in 32 minuti e adesso mi (rituffo) nel mia passato agonistico da biker, subito salita dura e qui incomincio a passare una due tre e via via molti altri atleti .
L inizio e’ duro, l’acido lattico del nuoto si fa sentire quando si comincia a pedalare a tutta e per lo più in salita.

A questo punto dopo 3 km di salita, corta discesa per poi ripartire in salita per altri 16 km ed qui che capita il mio primo inconveniente.
Riparto in salita dopo la breve discesa sento la ruota anteriore che ondeggia, guardo e stava perdendo pressione a questo punto non attendo che sia sgonfia del tutto mi fermo strappo dalla sella il fast e cerco di ripristinare la foratura ma purtroppo sale poco di pressione a decido di continuare salgo con la ruota mezza sgonfia questo mi impedisce di alzarmi sui pedali sopratutto sui pezzi ripidi, la mia rimonta comunque proseguiva alla grande.

A sei km dalla fine della salita mi devo rifermare perche’ ormai la ruota aveva perso quasi del tutto la pressione inserisco quello che e’ rimasto del fast e riparto. Nel frattempo tratto sotto bosco bagnato al 20 per cento con la bici in spalla e con le mani ci si aiutava sulle radici.
Sono quasi allo scollinamento e la ruota ormai e’ sgonfia del tutto mi fermo da uno dell organizzazione chiedo se ha pompe fast ma mi dice di non avere niente e quindi dentro di me so che e’ finita.

L organizzatore mi dice se voglio caricare la bici in macchina e che mi avrebbe riportato giu eravamo a quota 1200 mt sconsolato guardo gli atleti passare ma ad un certo punto passa gabriele del delfino chioggia chiedo se ha una camera non il fast perche’ nessuno me lo aveva dato fino a quel momento e mi da pompa camera e kit di montaggio.
Mi metto al lavoro. Finita l operazione riparto per gli ultimi tre km di salita con un rapporto e una rabbia per me innata.
Scollino gurdo uno degli organizzatori posizionati in discesa e gli dico e’ questa la mitica discesa e mi risponde si e ti conviene smontare. Sono sceso solo tre volte per fare 5 6 mt a piedi il resto tutto in bici fango radici bagnate rocce viscide cose da downhill.
Mi sembrava di essere tornato ai vecchi tempi sella in pancia peso indietro e adrenalina pura , ripasso tutti quelli che erano passati quando ero fermo e lo stesso gabriele ripreso a meta’ della discesa sono riuscito a dargli 10 minuti negli ultimi 10 km.
A fine gara dell’Omo triathlon venezia e lo stesso gabriele sono venuti da me a farmi i complimenti per come vado in MTB, queste cose fanno molto piacere.
Ogni tanto controllavo la ruota morale sono arrivato al T2 con la ruota sgonfia .
Mi infilo le scarpe e qui incomincia il primo dei due giri da 4km e 700 mt cosi hanno detto.
Terreno adiacente al lago fango e pesantezza incredibile meta’ era cosi poi si attrversava la strada e in un sentiero sotto le appendici della pedemontana c erano due salite da fare camminando con la mani che aiutavano i quadricipiti nella spinta.
La stanchezza si stava facendo sentire le tre ore di gare erano passate ma era la frazione in bici di 2 ore 21 che aveva portato via un sacco di energia .
Ultimo giro vola via e’ finita nella corsa a piedi ho perso tre posizioni e finisco la gara in 52 posizione.
Sono 42 le posizioni recuperate in bici e senza quei 15 minuti persi avrei fatto uno dei migliri tempi e mi sarei piazzato 15 posizioni più’ avanti, ma non si puo’ recriminare niente in MTB questo e’ il gioco e devi imparare ad accettare queste situazioni.

Dire duro e’ niente dire estremo e’ poco dire non e’ per tutti e’ più’ facile ma non per la fatica per la parte tecnica della bici.

Ho concluso in 3h 41′ vi dico solo che mezzora dopo aver finito arrivava ancora gente dalla frazione in bici.
Alle 20,30 sono partito da tarzo era quasi buio e arrivavano ancora atleti.

Abbiamo messo nello zaino un altro mattoncino di esperinza su questo fantastico sport e tornando a casa pensavo ho fatto una gran fondo in mtb con l aggiunta di una nuotata e una corsa a piedi ma cosa e’ cambiato nella mia testa.

Si sono aggiunte 2 cose che sto imparando a conoscer e messe insieme alla ciclismo si chiamano Triathlon.
Spero che a leggerlo non vi annoiate volevo trasmettervi le mie emozioni.

Adesso riposo e buone vecanze Marco

  1. Foto del profilo di anthony
    anthony says:

    Eccotelo caricato Marco 🙂 🙂

    Sei un grandissimo e anche solo il racconto dopo gara mi ha emozionato, non mi avevi però raccontato delle salite arrampicandosi con le mani.. o dei pezzi bici in spalla..

    devo ringraziarti per la voglia di condividere la storia sul forum con tutti.

    Il voto per il miglior “esordiente” dell’anno va a te senza dubbio! Grande!
    Ci sentiamo in settimana per Sarnico

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