Premetto che per me è stata una sfida partecipare ad un triatlhon (sprint) quest’anno, visto che l’iscrizione al gruppo è avvenuta per provare cose nuove, che la stagione si è avviata molto bene con il running e che si è interrotta bruscamente con una fascite plantare che non mi ha permesso di disputare competizioni da giugno fino alla fine di agosto.

C’è da dire anche che pensavo di aver chiuso l’anno causa i molteplici impegni famigliari e l’allenamento per Venicemarathon e Maratona di Reggio, ma per caso Andrea mio “complice” di questa giornata mi ha invogliato a provarci.

Ebbene, abbandonata la premessa arriviamo al sodo, innanzi tutto devo dire che mi sono molto “divertito” e forse per alcuni questa affermazione vuol dire che non mi sono impegnato, ma il mio scopo era quello di partecipare cercando di portare a casa le “penne”, e devo dire che nonostante tutto ci sono riuscito … il mio primo sprint terminato con tempo ufficiale di 1:30:02, anche se mi piace di più il mio riscontro cronometrico 1:29:59 !!!

Arriviamo alla mattina con una nebbia da tagliare a fette, un’umidità uguale e una tensione che mi ricordava le mie prime gare di corsa (maratona compresa) in quanto era tutto nuovo, dopo aver ritirato il pettorale, montato le bici e soprattutto controllato almeno dieci volte il materiale da portare in zona cambio, io e l’amico Andrea (accompagnati da Marco figlio di un suo collega) ci siamo portati in zona cambio per depositare i materiali.

Rubando dall’esperienza degli altri partecipanti ho posato il tutto in perfetto ordine (compresa la bottiglia di acqua ghiacciata (idea ed onore al merito della signora Maltempo) e la bottiglia di acqua normale per il lavaggio piedi (???!!!!) tra il cambio nuoto – bici (non vogliatemene ma le mie velleità non erano di arrivare primo e quindi 10 secondi persi per questo ci stavano).

Il tempo di vedere il percorso in acqua (non proprio chiarissimo, in quanto non sapevano a che boa dovevamo tornare indietro) e ci si trova fiondati (dopo il biefing) in spiaggia, nella seconda batteria al momento del via lascio andare avanti quasi tutti in maniera da non dover subire calci e spintoni, partito abbastanza bene, salvo una prima piccola sosta per adattare gli occhialini ed una seconda causa una cozzata sul pattino dei bagnini, dopo i 200 metri prendo il mio ritmo lento e senza troppa fatica porto a termine  – passando anche qualcuno con grande soddisfazione – la parte di nuoto in 20 minuti netti ma con la sensazione, poi confermata dal Garmin che la lunghezza fosse stata di circa 850 metri e non 750. Da segnalare che dovrebbero vietare alle donne top di viaggiare così veloci in acqua, in quanto hanno fatto “l’effetto onda” al loro passaggio vicino a me !!!

Cambioooo – Dopo il tratto di corsa a piedi nudi si inizia il cambio con una tensione alle stelle (causa tutte le regole da seguire) ma devo dire che è andato tutto ok !!!, e via con la bici. La strada arginale fino al Lido di Volano sotto il sole è stata dura e piacevole nello stesso momento, fatta quasi sempre da solo, fatto salvo un partecipante che mi si è accodato e che ho seminato per suo dispiacere al giro di boa, e le solite donne che mi hanno passato a velocità supersonica (se avessi avuto il cestino davanti al manubrio in confronto a loro sembrava che andassi a passeggiare).

Con mio stupore ad un km dall’arrivo mantenendo una buona media (circa 30 km/h) ho sorpassato l’amico Marco il quale essendo circa 25 anni più giovane di me e non alla prima esperienza immaginavo volasse.

Secondo cambioooo –  E’ andato meglio del primo, vista anche l’esperienza, e via di corsa … in effetti la sensazione è stata quella di enorme fatica e quella di essere estremamente lento.

Lungomare in pieno sole alle ore 14:00, vi lascio immaginare, ma essendo molto più pratico di corsa che di altro, sono riuscito a gestire i 5 chilometri con disinvoltura passando innumerevoli concorrenti molto più lenti o fermi causa il caldo,  e devo dire anche che ho avuto un momento di sconforto al primo giro di boa in quanto ho visto il chilometraggio ridotto e non avevo capito che dovevo rifare il giro di nuovo sotto il sole.

Grazie al sostegno di Andrea con il quale ci davamo il cinque ad ogni incontro sul percorso e di Jack, che aveva già finito la gara, ma aveva ancora fiato, per gridare e sostenerci, è terminata anche questa fatica ,alla fine ho guardato il cronometro e mi sono accorto che nel tratto di corsa, dove sembrava andassi con i piedi di piombo ho effettivamente tenuto una media di 4’54’’ min/km …. incredibile.

Per il resto tutto ok, ristoro finale attesa dell’arrivo degli altri e ritorno a casa felici e contenti.

ALLA PROSSIMA !!!!

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