Eccomi qua, 20gg post maratona a parlarvi della mia avventura New Yorkese..
Arrivato li assieme ad altri 2 amici il venerdì sera dopo un volo di quasi nove ore, appena il tempo di fare una doccia in Hotel, e ci fiondiamo subito a mangiare qualcosa per poi andare a riposarci un po’..

Il sabato mattina, dopo un’abbondante colazione a base di muffin ( banana chocolate) ci rechiamo verso l’expo per il ritiro pettorale.. Immenso, organizzazione perfetta e un mega store ASICS da dove sono partiti i miei acquisti nella grande mela..

Nel primo pm ci rechiamo allo Sheraton dove ci aspetta lo staff di Terramia per la conferenza pre-gara, tenuta da Pizzolato e Linus.. Niente di che, ci anticiperanno solo dove poi il giorno dopo saremo scoppiati tutti.. il fatidico  Queensboro Bridge..dopo un veloce giro tra le grandi avenue di Manhattan, ci rechiamo in hotel a preparaci per il gg dopo..
Alle 7 cena con maccheroni alla bolognese e poi tutti a letto,domani ci aspetta una giornata lunga, mooolto lunga!!

Ore 4:00 suona la sveglia !!!
Già tutti e tre svegli come grilli, nessuno lo vuol far vedere ma siamo tesi come corde di violino.
Ecco il patatrack! La colazione..?..
Contro ogni mia previsione, Terramia non ha organizzato nulla, quindi la mia colazione sarà abbastanza povera.. un paninetto con marmellata elemosinato la sera prima in ristorante e una decina di biscotti secchi comprati assieme alla marmellata in una sottospecie di alimentari talebano..
Ore 5:10 si parte in pullman.. dopo un’oretta di viaggio,dove abbiamo visto il sole sorgere dietro i grattacieli di manhattan, SPETTACOLARE, arriviamo a Staten Island.. siamo a 500mt dalla partenza, ma mancano ancora 2h40′..

Dopo una interminabile attesa,  e’ arrivato il momento di consegnare la sacca gara e di entrare nelle proprie wave..manca poco..

Ore 9:40
INNO AMERICANO.. SPARO DEL CANNONE.. SI PARTE..!!
Non posso ancora crederci, emozione a mille, tutto fantastico.. mentre i top sono già a meta’ ponte, io comincio la mia maratona..
I primi 15km passano velocissimi, Verazzano, Brooklyn, Greenpoint.. e arrivo alla mezza,1h36′.. e tutto va bene,  finisco la prima barretta, bevo cerco di stare tranquillo e di non farmi trasportare dalla grande folla.. arriva il Queens, si vede l’east river e arriva il  queensboro bridge.. il ritmo rallenta, il ponte e’ lungo, c’e vento laterale che mi ghiaccia.. finalmente la discesa, riprendo il mio ritmo, arrivo finalmente dove c’e pubblico, ma cosa dico, c’e il mondo, le urla i complimenti e la musica riscaldano subito l’atmosfera, ma arrivano i primi crampi.. all’inizio stringo i denti, ma sono scarico, ora ho crampi su tutta la gamba sx, mi fermo faccio stretching, mi abbasso i calzini, stringo mi denti e grazie ad un gruppo di americani che mi incitano riparto, sono ormai al 40^..manca poco, comincia a farmi male la schiena e il fianco dx, probabilmente sto correndo male, cammino .. poco dopo incrocio la mi a ragazza che vedendomi in lacrime, mi incita e si mette a correre al mio fianco,(cosa mi tocca fare per farla correre) riparto, manca 1km, 300, 200, 100 yard..
In lacrime taglio il traguardo 3h51’02’, dolori su tutto il corpo, crampi.. Mi mettono la MEDAGLIA, ora le lacrime sono di gioia!! telo argentato e via, nessuno si può fermare.. dopo pochi passi pero’, non riesco a camminare, mi vedono e  mi portano in infermeria.. Molto meglio, caldo, due giovani studentesse mi massaggiano le gambe e.. mi mandano fuori, non riesco a farmi capire, mi viene da vomitare e vorrei del The caldo ma per questo devo aspettare ancora un po’..
Dopo un paio di km ritiro la mia sacca, mi vesto, esco, bevo mezzo bicchiere di the e .. da qua in poi lasciamo stare, vi dico solo che dopo un giretto in ambulanza e 4h30 di ospedale ( esami e flebo) mi presentano un conto da 1000$ (fortuna che ho l’assicurazione)e mi spediscono in hotel.. Finalmente faccio una doccia, sono le 22, sono uscito questa matt alle 4:50..

Il lunedì mattina colazione super abbondante, male ai polpacci, ma sono nella grande mela, quindi.. devo mettermi in moto.. e correre in edicola a prendere in New York Times..

In conclusione,
ESPERIENZA STUPENDA, SICURAMENTE DA RIFARE,
un grosso rammarico per aver finito la maratona male, ma cm super soddisfatto per essere riuscito a tagliare il traguardo nonostante i dolori infernali, fantastico il pubblico e organizzazione impeccabile.. Il momento per me più emozionante la partenza e l’incitamento di quel gruppo di sconosciuti che mi ha fatto ripartire al 40^km.. GRAZIE !! Prima di partire avevo detto ad un amico runner che sarei arrivato ad ogni costo anche strisciando, beh, promessa mantenuta..

Ora un po’ di riposo e pensiamo alle prossime sfide, e sopratutto mettiamo via due €uri per poter tornare qui a correre il prima possibile.

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