Ennesima pazzia del gruppo Sbr3athlon..in particolare del nostro Michele..il quale, non contento dei due olimpici portati a casa in breve tempo..ha contagiato altri 5…adrenalinici atleti del gruppo compreso chi scrive..in una sfida WILD….e molto NATURE…

La pazzia inizia alle 4:30 orario della mia sveglia, poco dopo quella della 5.30 Run Venice del 29 giugno (follia mia e di Anthony). Ritrovo con Michele e Sem e via diretti a raggiungere gli altri tre matti..Bric, il capitano Mascherato e Roberta “l’iperattiva”.

Arrivati a Brescia nella frazione di Sant’Eufemia con largo anticipo ritiriamo una mega borsa di pacco gara..della serie…Babbo Natale ha portato tanti doni…questo è un gran inizio…

Seconda fase…post cambio..il TRUCCO…con capitano folle in tenuta Wrestler e canotta abbinata e gli altri….tutti con i segni da U.S Marine Corps…

Partenza ore 9:30..con 300 atleti…iscritti..tra competitivi e non..e alcune squadre…

Da subito ci siamo dovuti confrontare con gli ostacoli artificiali posizionati sul percorso, che rendono la gara unica oltre che rara in Italia: strutture verticali di legno su cui arrampicarsi e da scavalcare, balle di fieno, carboni ardenti

Poi è iniziata la parte più faticosa della gara: abbiamo attraversatola Val Carobbio, superando rocce e massi e ci siamo graffiati e feriti con rami e rovi, e ORTICHE…poi risalito il letto di un fiume ci siamo diretti, in direzione del Monte Maddalena.

Qui ci siamo un po’ smarriti dopo la prova foto GALLINA vs CONIGLIO…alcuni hanno iniziato ad arrancare e ad accusare i primi segnali di stanchezza. Nessuno, però, si è perso d’animo o arreso, tenendo sempre a mente di dover arrivare fino in fondo per dimostrare che la forza di volontĂ  vince su tutto.

Il punto piĂą critico di tutta la gara è venuto subito dopo, quando ci siamo cimentati nell’ormai famosa scalinata dai mille gradini del San Gottardo…dove Sem…si arrampica come uno stambecco delle Alpi…sebbene sofferente di tallonite.

Al Castello ci ricompattiamo dopo la prova di tiro a segno, ci facciamo mettere l’imbracatura e ci lanciamo nell’ex fossato del Castello da un’altezza di40 metriaggrappati a una carrucola..una volta a terra…sega in mano e taglio del tronco..con il pezzo di legno si corre fino ad un camion-deposito…dove il capitano si prende gioco di me….

Dopo il Castello è stata la volta del parco e della prova più fresca della gara, il guado dei laghetti; e dove la stima nei confronti di Michele ha raggiunto dei livelli mai visti…. i tre laghetti del parco hanno fatto da cornice alla «gara di nuoto», con lo stile “anatra”…

Ultima prova arrampicata sulla biscaggina….no non quella di Schettino…e rotolamento in un “tappeto retato”….infine ultimi 2-3km su asfalto…zuppi…e stanchi..

Rientro in centro con nuovo passaggio tra gli ostacoli e foto di gruppo all’arrivo…

Davvero complimenti all’organizzazione…e Michele che ci ha contagiati..TUTTI..

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