Ho sempre letto con piacere ed interesse i vostri diari di gara e così volevo anch’io scrivere qualcosa su quello che io considero il mio esordio nel triathlon. Ma mentre provo a raccogliere parole e pensieri mi accorgo che ne esce un “non racconto†perché ho pochi ricordi e pochissimo da raccontare.
In fondo a me piace così, conservare le sensazioni.
Il sole caldo e il mare bellissimo, il suono della  sirena alla  partenza che mette fine alla  paura di deludere e di deludermi e dà inizio alla silenziosa conversazione tra me e la fatica. Inizio una gara che, banale ma vero, è un concentrato di vita che affronto nel modo in cui so fare: mi importa  solo il come, non il cosa né il quanto. Non vedo chi mi supera né chi ho superato, voglio solo star bene dentro a questa esperienza. La mia insopportabile mediocrità passa in secondo piano e capisco che finirò comunque vincente. Capisco perché all’arrivo della prima gara di triathlon a cui ho assistito ho visto così tanti sorrisi . Respiro e corro verso il mio traguardo, lo vedo, lo attraverso come nessuno potrà mai più fare. Sono felice: nessuno mai supererà questa linea con il mio stesso cuore, con i miei pensieri, con la stessa emozione.
Buon triathlon a  tutti.
alessia_shoe says:
Complimenti Giò … molto spesso è difficile raccontare proprio perché le emozioni sono tante!!!
Ti aspettiamo il prossimo anno con un bell’olimpico tutte assieme 😉
Ale