ciao a tutti, e’ passato un sacco di tempo dal mio ultimo racconto, probabilmente qualcuno non ricorda o sa chi sono…velocemente mi presento , sono Valeria, faccio parte della squadra ma vivo a Londra. Ho partecipato al Virgin Active London Triathlon distanza sprint lo scorso Luglio divertendomi molto ma non ho in programma altri triathlon per quest’anno per due motivi: mancanza di una bici adatta e mancanza di tempo per allenarmi perche’ partecipero’ come volontaria alla cerimonia di apertura delle olimpiadi e ci sono un sacco di prove da frequentare prima del grande giorno =)

Mi sono innamorata della corsa poco piu’ di due anni fa, dopo aver partecipato alla mia prima Venice Marathon, da quel momento ne sono diventata positivamente dipendente e si e’ trasformata nel sole a cui tutta la mia vita gira intorno: vacanze, giorni liberi, weekend away, sono tutti incentrati su di lei.

Quest’anno ho deciso di spingermi un po oltre i 42 km ormai testati 4 volte e il 19 febbraio ho partecipato alla mia prima ultramaratona: The Tribesports London Ultra, 50km correndo attorno il London Capital Ring quindi nessuno bisogno di navigazione fortunatamente. Era freddo ma una bellissima giornata di sole e il percorso davvero bello passando per tutti i parchi che circondano questa fantastica citta’. L’obbiettivo era finirla col sorriso sulle labbra entro 5 ore. Ho anche trovato un compagno di corsa (tanto per cambiare) che aveva il mio stesso obbiettivo e cosi ci siamo avviati per 18km senza guardare il Garmin. Attorno al 40esimo km pero’ il mio compagno di ultra ha un po mollato. L’ultimo tratto era bellissimo, sull’argine di un canale con qualche pub qui e la’ a dare atmosfera e profumini di Sunday Roast e voglia di una bella birra ghiacciata.

Al 46esimo ho visto la runner che avevano annunciato come favorita alla partenza, ma non ci credevo e ho pensato che fosse un’altra vestita come lei. L’ho passata ma poi mi ha ripassato lei, non mi interessano molto le posizioni in confronto al tempo e comunque non avevo idea delle persone avanti o dietro di me quindi non ho neanche tentato di riavvicinarmi. L’arrivo era al campo di atletica di Perivale, un bellissimo regalo per me, legata alla pista da quando ho 12 anni, mi regala sempre un sacco di emozioni, mi ha dato anche la forza di fare un piccolo sprint finale, chiudendo in 4h 57′, quarta donna a pochi secondi dietro la terza, la favorita che avevo appunto visto prima (forse se avessi saputo che era terza avrei cercato di riprenderla ahahha). I km rilevati dal mio Garmin erano 51.5 ma poco importa, e’ stata sicuramente piu’ semplice della mia ultima maratona…per il passo tranquillo, per lo spirito con cui l’ho affrontata, per le 4 ore passate a chiacchierare col mio runner buddy, per il percorso attorno alla mia magica Londra. Tanta soddisfazione. Per essere arrivata un pochino piu’ in la’.

Ed eccomi qua dipendente da un’altra fantastica emozione: le ultramaratone. Neanche un mese dopo e sempre all’ultimo momento mi sono iscritta alla Cotgrave to Grantham ultramarathon, 29 miglia…circa 48km rivelatisi poi dal Garmin 46.6km. Avevo deciso di provare a spingere un poco di piu’, ma sempre facendo attenzione a non strafare; avevo chiuso l’ultra di Londra a un passo di 5′ 46″/km e volevo provare a stare sui 5′ 30″. Anche il percorso di questa era bellissimo, tutto longocanale e facilissimo da seguire (ancora non sono pronta ad usare troppo il mio cervellino per navigare mentre corro). Al primo checkpoint l’organizzatore mi ha detto che ero la prima donna…era passati solo 15km e ovviamente ormai volevo mantenere la posizione. Ho corso quasi sempre sola questa volta anche usando un po il telefono per aggiornare sorella e amici sull’andamento (il telefono e’ obbligatorio nelle ultra) e anche per sentire un mio caro amico e runner fenomenale Charlie che ha poi vinto in 3h 43′ se non sbaglio (lui pero’ ha corso anche il giorno dopo lo stesso percorso al contrario, completando la Double Ultra Challenge). Gli ultimi 6km sono stati i piu’ duri perche’ la settimana alle mie spalle era stata abbastanza pesante e mi si chiudevano gli occhi dal sonno. Le gambe andavano ancora, avevo solo delle piccole fitte al polpaccio destro, come se mi stessero pizzicando, ma ho deciso di ignorarle. Felice di vedere l’arrivo con Charlie e l’organizzatrice Jen ad accogliermi calorosamente, ho chiuso la mia seconda ultra in 4h 14′ prima donna e decima assoluta con un passo medio di 5′ 27″. La felicita’ era incontenibile.

I giorni seguenti le mie prime due ultra non ho accusato nessun dolor muscolare estremo, acido lattico e impossibilita’ di camminare o fare determinati movimenti…era piu’ la stanchezza mentale, tanto sonno, incapacita’ di pensare troppo a lungo o formulare discorsi complessi ehehehe, non che si solito sia un genio ma ho sentito la differenza.

due settimane dopo Grantham ultra, il 25 Marzo, ho partecipato alla mezza maratona di Lisbona, eravamo un bel gruppo di cui faceva parte anche mia sorella Alessia (era la sua prima mezza maratona) e Anthony. Per la prima volta mi sono svegliata alle 7 di mattina senza sentirmi una completa idiota…o almeno un’idiota in buona compagnia =) 5 di noi stavano nello stesso appartamento e altri 2 in un hotel vicino quindi abbiamo fatto tutti colazione insieme e ci siamo preparati insieme. E’ stata una bellissima esperienza. Era come andare in gita. Era una bellissima giornata e la partenza era spettacolare, sul punte del 25 Aprile (oggi ahaha!). Per quanto mi riguarda quella era forse l’unico pezzo del percorso che meritava davvero. Personalmente l’ho trovato un po noioso e privo di supporto…anche se era pieno di gente, nessuno ci incitava. Davvero strano – io sarei rimasta a letto piuttosto. Affrontata molto tranquillamente con una piccola crisi tradotta in fitta all’addome tra il km 12 e 16, me la sono goduta tutta, avendo anche il supporto inaspettato del mio fisioterapista al km 10 che era venuto ad accompagnare un gruppo di 65 signore americane che partecipavano. Sicuramente sentirmi dire da lui che mi ha vista correre proprio bene e forte (non nel senso di veloce ma di…mmm…come dire in italiano…arzilla? va beh…strong! fate voi eheh) e’ stato il punto culminante della mia giornata! E’ stato poi confermato dalle foto ufficiali della gara dove in una in particolare si nota il perfetto allineamento delle mie articolazioni (anche – ginocchia – caviglie). Dopo 2 anni di predica e’ riuscito a farmelo mettere in pratica! Chiuso in 1h 38′ soddisfatta del sole catturato dalla mie pelle durante la gara =)

Qualche giorno dopo, giovedi 29 Marzo, abbiamo organizzato un evento di beneficenza alla Virgin Active dove lavoro. Avendo la loro Charity, Sparks, il nostro era un evento indipendente, organizzato dalla mia collega e amica Laura che voleva raccogliere soldi per suo nipote Jack, nato con una malformazione al cervello non conosciuta, per pagare per le ricerche e per mandarlo in un centro speciale di riabilitazione. Abbiamo posizionato una cyclette e un tapis roulant all’entrata della palestre e alle 7:45am abbiamo iniziato il nostro “viaggio”. C’erano anche 2 cyclette in piu’ per chi volesse aiutarci a raggiungere il nostro obbiettivo: 500km. Abbiamo raccolto piu’ di £1100 in 12 ore! E’ un risultato eccezionale!

Io avevo la mia piccola sfida perche’ stavo cercando di raggiungere quota 120km corsi in 7 giorni per cui volevo assolutamente raggiungere i 90. Li ho corsi in 11h 40′. Ho camminato per 25 minuti dopo circa 5 ore e poi per un’ora verso l’ottava ora se non sbaglio. E’ stato molto emozionante: il supporto dei soci. Alcuni mi portavano energy drinks, altri mi chiedevano se volevo qualcosa da mangiare, ricevere messaggi di incoraggiamento e’ stato importantissimo. Dovevo spegnere e riavviare il tapis roulant ogni 60 minuti perche’ cosi e’ il programma in cui e’ impostato e la parte piu’ difficile era riprendere a correre…male davvero. Poi pero’ tutto si scioglieva e diventava semplice. Quando ho finito mi sono sciolta anche io…in lacrime! eh gia’! Bellissimo. Sono andata in palestra per fare stretching ma non ha funzionato…non avevo la forza di spingere o tirare…camminavo come se fossi un burattino di legno. Allora mi sono buttata 15 minuti in jacuzzi e poi sono tornata a casa in bici (abito a appena 4km dalla palestra) dove ho divorato ogni cosa commestibile che trovavo.

Il giorno dopo sorprendentemente stavo benissimo, muscolarmente parlando. Nessun dolore, camminavo e tutto perfetta. Solo anche e caviglie erano un po arrugginite, ma anche quelle si sono oliate entro fine giornata. continuavo a mangiare ed ero superstanca. Ma troppo felice. Le endorfine sprizzavano e saltavano dappertutto.

Due giorni di riposo e domenica primo Aprile ho corso la mezza di Reading. Forse la mezza piu’ bella che abbia mai corso. Il percorso non era scenico ma c’erano band che suonavano ovunque, il tifo era imparagonabile a qualsiasi altra gara io abbia fatto e l’arrivo era dentro lo stadio con le tribune piene di gente che acclamava e incoraggiava i runners. Potete solo immaginare l’adrenalina immediata che mi e’ salita in un nano secondo dai piedi fino alle punte dei capelli per forse lo sprint finale piu’ veloce e piu’ lungo che abbia mai affrontato: 1h 35′, non male dopo i 90km! Stavo bene, gambe un po indolenzite ma nella norma. Passata la giornata a Reading con Lucia che era venuta a supportarmi, ci siamo godute il sole e siamo rientrate a Londra nel tardo pomeriggio.

Putroppo il giorno seguente mi aspettava una brutta sorpresa. Appena arrivata a lavoro, scesa dalla bici, ho iniziato a sentire forti fitte come pugnali ad ogni passo…a quello che poi ho individuato fosse il tendine d’achille. Victor, il mio physio mi ha visitata subito e ha confermato l’infiammazione. Speravamo che si sarebbe calmata subito e gia’ mi aveva detto che avrei potuto provare a correre il venerdi, ma invece e’ peggiorata e da mercoledi 4 Aprile sono stata costretta ad abbandonare anche la bici.

Non corro dal Primo di Aprile e mi manca tantissimo. E’ come se mi avessero portato via la vita, l’essenza che mi rende felice. L’avevo presa proprio male…dopo 7 giorni ho avuto un crollo di disperazione, ma ora mi sono ripresa vedendo i miglioramenti. Purtroppo ho dovuto rinunciare a correre la maratona di Cracovia domenica scorsa, ora spero di avere il via libera per correre la Moonlight half marathon a Jesolo il 12 Maggio…

Beh spero di non avervi annoiato troppo, mi dispiace aver condensato tutt0 in un post solo ma non sono spesso al computer e scrivere articoli dal telefono diventa complicato.

seguo le vostre gare e i vostri miglioramenti e sfide e vi auguro una fantastica stagione di gare e di divertimento!!!

un forte abbraccio da Londra!

-vale-

  1. Foto del profilo di Medu_Medusetta
    Medu_Medusetta says:

    Ciao Vale!! Non ci conosciamo ancora, ma sono davvero felice di poter leggere le tue emozionanti imprese!! Sei davvero STRONG 😉
    Ti auguro una ripresa veloce ma non ti abbattere… ricorda che niente succede per caso e forse questo recupero ti servirà proprio per raggiungere nuovi incredibili traguardi!! ;D
    Un abbraccio forte!!
    Marta

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