Raccogliamo in questo articolo alcuni raccontini dei vostri compagni di squadra, alcuni addirittura all’esordio in maratona, altri spettatori e supporter. Se volete aggiungere il vostro aggiungetelo qui sotto nei commenti.

ROBERTA L.- pettorale F662 
Stamattina la giornata si è preannunciata dura dalle prime ore:anziché spostare l’orologio un’ora indietro l’avevo portato un’ora avanti e quando ho aperto i balconi e ho visto nero e vento forte… Per fortuna l’aggiornamento automatico del cellulare mi ha ripostato quasi subito nello spazio temporale corretto! Non erano le 6.30 ma le 4.30!!!
Ad ogni modo il vento non ha cessato mai di soffiare e la pioggia è iniziata a cadere giusto quando hanno dato lo start.
Maratona decisamente impegnativa,oltre per la canonica distanza per le condizioni meteo.
Il primo attimo di panico l’ho avuto a Fusina… Il vento tra un po’ non mi faceva volare su per un platano! 
E da lì il chiodo fisso è stato il Ponte della Libertà. E altro che chiodo è stato,le gambe hanno smesso di collaborare e volevo aprire l’antivento e spiccare il volo,solo che il vento mi avrebbe trascinato in Laguna e non in direzione  Piazza San Marco. Passato il Ponte passato molto dolore. All’arrivo ero felice della missione compiuta. 🙂
Ho avuto attimi di sconforto,e temevo di non concluderla (invece stesso tempo dello scorso anno,quando però c’era il sole a splendere). 
In spogliatoio ci sono voluti molti secondi prima di riuscire a riattivare le dita e riuscire a slacciarmi le scarpe. E ho continuato a tremare per un bel po’. Speriamo che a Praga 2013 sia più clemente come condizioni meteo!
Ciao campioni!!!

NICOLA – pettorale 7751 – esordio in maratona
La prima maratona…decido di farla proprio partendo con la mia città..Venezia…unica in tutti i sensi..Parlo con amici podisti..chiedo un consulto a mio papà ex maratoneta…e programmo da luglio il lavoro con lui…dopo mesi arriva la domenica della gara..le previsioni vengono centrate in pieno..la bora…la pioggia…le temperature che si abbassano..insomma una volta “ingabbiati”..attendo la partenza…e ascoltando i consigli di tutti..parto con un’andatura tranquilla..per avere le forze…nella parte che conta….mi godo i primi 18 km con entusiasmo..emozione…e tanta gioia nel sentire la musica delle band..ma incontrare tante persone che mi riconoscono e salutano..mi caricano a mille…il percorso è davvero bello..a parte la zona della mezza maratona..poi Marghera…Mestre…le persone che incoraggiano..ti fanno arrivare..al Parco San Giuliano..e lì Sem..mi rassicura correndo con me…e via a testa bassa sul ponte….del dramma…stile Era Glaciale…riprendo Davide Berton..ed insieme decidiamo di accompagnarci all’arrivo…infine i ponti…l’arrivo nel cuore della mia città..mi ha fatto scordare..la fatica e il tempo…FINISHER…

DAVIDE B.- pettorale 7301 – esordio in maratona
Come mia prima Venice Marathon è stata dura.
Alla partenza decido di seguire i palloncini 3h30 ma verso i 15km arrivano i primi problemi mal di stomaco (forse l’inchiodata di freddo presa durante l’attesa della partenza) cerco di stringere i denti ma niente , devo assolutamente fermarmi . Dopo un pò il male passa e riprendo ma le gambe non vanno come dovrebbero andare , a questo punto l’importante è portarla a termine. Il peggio deve ancora arrivare. Sul Ponte della Libertà si scatena l’inferno pioggia mista a ghiaccio, vento, freddo, gente che cammina piegata dal vento, 4km di sofferenza !!! Ormai manca poco non devo mollare. Arrivato al traguardo l’emozione prende il posto della fatica e stanchezza, anche questa è andata .

GIOVANNI – pettorale 3452 – quinta Venice Marathon
Per quello che è la mia poca esperienza e stata la maratona più difficile a causa del condizioni del mete, sul ponte è stato un calvario causa soprattutto del vento. In ogni caso è sempre un emozione arrivare a Venezia anche se per la 5 volta (c’era anche mia moglie che ha fatto la sua prima venezia e seconda maratona e si è migliorata di 10 minuti).

MICHELE – supporter (zona arrivo)
Eccoci qua, dopo una giornata da supporter, tra una passerella e l’altra, sotto  la pioggia accompagnata da una “leggera” bora ghiacciata… finalmente mi è tornata la voglia di ritornare a correre.. quindi Grazie!!  Mi ha fatto molto piacere accompagnarvi in questa nuova esperienza, ed è stata una grande emozione vedervi tagliare il traguardo. Mi dispiace tanto non aver aspettato tutti sulla finish line  per potervi fare i complimenti di persona, ma mi rifarò.. ancora  COMPLIMENTI A TUTTI, e la prossima volta prometto sarò con voi a sfidare le intemperie. Ciao Michele.

DAVIDE FILTRO – supporter (prima del ponte all’ingresso di s.giuliano)
Tanta emozione anche da spettatore il tempo ha sicuramente reso unica la manifestazione trasformandola in qualcosa di epico e stato un piacere incitarvi al 30eso…bravi tutti veramente complimenti ragazzi…chissà magari l’anno prossimo di potrebbe provare in compagnia :-)…

MIRCO – supporter (comodamente sul divano di casa)
Complimenti a tutti i miei amici atleti che sono riusciti a finire la venice marathon..Con questo meteo siete stati davvero bravissimi…io avevo freddo solo a guardare la diretta in divano sotto la copertina…avete tutto il mio rispetto 🙂 però non vi ho invidiato stavolta.

ROBY BRIK.- pettorale 4131 – esordio in maratona
Eccomi arrivo con un po di ritardo….non so bene cosa mi ha spinto ad iscrivermi ad una maratona, chi mi conosce sa che ho sempre detto “42km baaaa sono davvero troppi”…fatto sta che da un giorno al’altro senza quasi pensarci mi sono iscritto!! E’ stato bello tutto il periodo estivo di preparazione dove non si sa bene cosa fare e si chiedono un sacco di consigli…ma da subito, già dai primi lunghi fatti in ottima compagnia (Michele, Anthony, Andrea, Nicola Davide) si inizia a capire che la maratona è qualcosa di veramente grande! Devo ringraziare il coach Fabio che ha cercato di metter un po’ d’ordine tra i mille consigli e le domande che mi frullavano per la testa…..c’è riuscito?? be lui ce la messa tutta ma io ho ancora molto da imparare:)!!
Non mi dilungherei molto sulla “strana” venice marathon di quest’anno ma ringrazio ufficialmente Anthony che mi ha accompagnato per tutta la gara e supportato sul ponte della libertà, dove il crollo è stato pressoché totale (e dove ho viso volar via nel vero senso della parola i palloncini delle 3he30 e delle 3he40:) …. la verità è che sono partito un pò sopra il mio ritmo nella speranza di avvicinarmi alle 3 ore e 30, quindi un crollo molto probabilmente ci sarebbe stato comunque. Certo il vento e il fretto mi hanno dato il colpo di grazia; diciamo che sembravo più una vecchina con l’artrosi che un runners:) ma senza un amico vicino che mi riempiva di parole non sarei mai arrivato alla fine (ragazzi me ne ha dette di tutti i colori eh 🙂
e poi cmq sapevo che al traguardo c’era Michele che mi aspettava contento con il suo personale imbattuto…poi mia sorella…insomma non potevo fermarmi..e sono arrivato in 3 ore e 50 min….con le lacrime agli occhi felice di essere arrivato!

GIUSEPPE MIONI – pettorale ?? – quante maratone??
Sinceramente non ho molto da raccontare tenendo conto che la mia maratona è stata di solo 33 km. in quanto sono partito da Mira per arrivare a Venezia. La mia è stata una scelta per poter fare un lungo in visione della prossima maratona (completa) di Firenze il 25 novembre, e quale occasione se non fare un lungo allenamento a casa?
Al mattino l’indecisione di partire era sovrana, ma la voglia di partecipare all’evento mi ha fatto andare al mio punto di partenza, a Mira ho atteso Giovanni Paganico della BRT e SBR£ATHLON (mentre passavano altri amici che mi spronavano a correre con loro ma a dei ritmi troppo alti per me) per poi fare con lui quasi 10 km, fino a Malcontenta. A quel punto ho rallentato per mantenere energie in quanto, visto che è la mia 6 Venice, sapevo che il ponte della Libertà in quelle condizioni poteva essere pesante e non volevo assolutamente fermarmi per poi inchiodarmi.
Le prime avvisaglie del vento le ho avute proprio a Malcontenta, poi Marghera e Mestre sono passate salutando amici ai bordi del percorso, e quindi con una facilità assoluta, ma arrivato sul ponte Europa, ho scoperto quanto avevo ragione sulle condizioni proibitive della giornata.
Parco S.Giuliano e Ponte assolutamente esposti al vento di Bora che soffiava ha mietuto vittime anche importanti visti i tempi anche dei top runner, ma forse a causa della mia non competitività della giornata, del mio “non guardare i tempi al km” e della rilassatezza nella corsa – a parte i bicchieri e le bottiglie, oltre alla pioggia battente che mi colpivano lungo tutto il percorso del ponte – sono riuscito a portare a termine l’allenamento in maniera direi ottimale per le mie capacità senza nulla a togliere a chi era partito dall’inizio del percorso.
Ad onor del vero adesso come adesso sarei partito anche io da Strà ma sapendo cosa mi aspetta tra quattro settimane e la voglia di provare a termine la prova senza dover soffrire troppo, mi convince che la mia decisione di fare 3/4 di percorso è stata una scelta giusta, in quanto la fatica della Venice 2012, penso sia paragonabile ad una sky race in salita.
Comunque sia il percorso, il tifo e la gara è sempre memorabile.
Grazie a tutti quelli che mi hanno salutato fotografato ed ora mi taggano sulle varie foto in FB. Giuseppe
P.S. tre righette …. prolisse !!!

ANDREA BISCO – pettorale 1526  – quante maratone??
ore 7 ritrovo con i compagni d fatiche dell’amatori chirignago in pista destinazione Stra’, ma gia la giornata si presentava insidiosa, parecchio vento e delle nuvole molto minacciose che si facevano largo…..Arriviamo a Strà e la zona cambio (abiti) sembra una tonnara …..difficile cercare la concentrazione….il mio obbiettivo era d scendere sotto le 3h30, ma vista la giornata m’impongo d non guardare il cronometro, stare dietro i palloncini delle 3h30 e credere in me stesso….parto bene con i miei compagni dell’amatori in gruppetto cercando il piu possibile d coprirmi dalle folate d vento, mentre la pioggia aveva gia iniziato a cadere….sento che sara’ dura!!!!
I km volano e al 15° mi superano i palloncini delle 3h30 ma…..vanno troppo forte e di fatti passiamo alla mezza in 1h41′ con lamentele generali del gruppo….sottopasso e via Mestre, passaggio in piazza non proprio come me l’aspettavo, ma causa meteo cera da aspettarselo, s.giuliano da paura con una pioggia e un vento da tavola da serf, cerco d non pensare e sostenuto dai compagni triathleti la fatica sembrava svanita….sembrava!!!! sul ponte un girone dantesco, con bicchieri e bottiglie che volavano e …..devo ringraziare che non sono un peso piuma altrimenti mi sarei ritrovato d nuovo a s.giuliano…..cerco riparo dietro gli autobus dell’altra corsia….mentre ho perso d vista i palloncini…….terminato il ponte ormai era fatta arrivando senza mani…..non me le sentivo piu!!!!in 3h38′……sperando che a treviso non sia cosi freddo.

ANTHONY.- pettorale 1720 – quarta Venice Marathon
missione compiuta. Sarà che adoro le sfide ma questa venice mi è proprio piaciuta. Se ripenso ad un meteo del genere, 9/10 neanche esco di casa.. però quando si parte.. non ci si può fermare. Qualche passo indietro e penso al 2008, la mia prima VM. Sembra passato un secolo.. tanti i pettorali e i traguardi accumulati, l’ultimo a Berlino, meno di un mese fa, con il mio personale sulla maratona tanto sognato durante questa stagione. Arrivo quindi alla Venice molto scarico, ma desideroso di accompagnare l’amico Roberto con cui ho condiviso tante corse e ciacole in questi mesi al suo esordio. Mi sarebbe piaciuto correre con tutti voi, ma ognuno ha i suoi obiettivi o i suoi ritmi, e poi alla partenza è sempre un casino.. e con la consegna delle sacche gara..impossibile incrociarsi, peccato. Non avendo nessuna velleità di tempo (lo scorso anno 3’12 qui a Venezia) decido i giorni prima di caricare per fare un esperimento: partire sin dal primo km con le gambe non proprio freschissime, godermi la corsa e arrivare al traguardo. E così si entra in gabbia, si parte, primi km tranquilli senza sgomitare, più per riscaldarsi.. tengo il mantellino termico fino a Dolo, ci assestiamo sul 5 al km senza fare grossa fatica. Molto bene. Arriviamo ad Oriago dove comincia vento e pioggia.. all’altezza di Malcontenta un po’ di tregua, giusto il tempo di asciugarsi e il tratto tra fusina e marghera è completamente controvento, incredibile, iniziamo a correre in linea. Il passaggio alla mezza è come da piani poco superiore al 5 al km (credo 1h46 alto). Qualche volta indugio un po’ sui ristori e la gamba va benissimo, mi permette agilmente di rientrare, il meteo all’altezza di Mestre è pessimo, e con Roby purtroppo ci rendiamo conto che il pubblico è davvero poco. Il tempo di salutare il padre di Roberto e via in viale San Marco, Roby comincia a sentire un po’ di fatica, ma in effetti siamo già al 28.. entriamo al Parco e il meteo è davvero pessimo. Sopra la collinetta di S.Giuliano iniziamo ad essere completamente esposti al vento, Roby soffre a tal punto da avere dei netti cali dopo alcuni cambi di direzione. Qualcosa non va. Incrociamo Sem e Silvia all’uscita del Parco San Giuliano e saranno gli ultimi volti amici (lungo il percorso abbiamo incrociato Mioni, Marta, Bepi, Giovanni Schiavo, Dave, Filtro e tanti altri sportivi e non, grazie del supporto!)…poi inizia il ponte.. sento un “No, mi ritiro”. Quel che succede poi sul ponte resterà un segreto a 2. Dopo essermi fatto allacciar le scarpe da un fotografo (le mani non si muovevano più), arriviamo a S.Basilio e ormai è “quasi” fatta.. ultimi passetti, il tempo di sorridere a Michele (il grande assente) e la Ale al traguardo, momento medaglietta finale. Alice e mia sorella sono in zona traguardo e mi diranno che ho le labbra blu….. 🙂 Passano i minuti e scopriamo man mano che tutti sono arrivati al traguardo, sono molto contento. Per me missione compiuta, esperienza in più, sento che la distanza maratona è ormai alla portata anche in condizioni difficili, la testa vola già al 2013 (e all’IM del 2014).

QUI IL VIDEO DELLA DIFFERITA DI LA7
(IL VIDEO INIZIA DAL MINUTO 12:00, LA PARTENZA AL MINUTO 30:00, …)

  1. Foto del profilo di dave
    dave says:

    Maratona??? io quest’anno ho visto qualcosa che va ben oltre la corsa, la prestazione, la competizione. Al solito mi son piazzato in viale S. Marco, da dove ogni anno in compagnia di quattro o cinque debosciati decidiamo di sacrificare i palmi delle mani ed incitare amici, conoscenti e, a dire il vero, tutti quelli che passano…sai com’è, sono ottomila e non mi va mai di andarmene prima che passino gli ultimi degli ultimi, perché probabilmente son quelli che hanno più bisogno di una spinta!
    Ma quest’anno è stato diverso, la maratona di quest’anno è stato un evento ancor più estremo di quanto una maratona già non sia. Vi ho guardati tutti in faccia, cari ottomila o giù di lì, ed ancora una volta mi avete commosso e mi avete dato una grandissima lezione di vita. Non so se mai un giorno farò una maratona, ma devo dire che questa giornata, ancor più di ogni altro anno, mi ha regalato qualcosa di così forte e profondo che prima o poi, mi sa, dovrò restituire.
    Siete stati tutti incredibilmente eroici. Chapeau!

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