Giornata di sole splendida, arrivo con i miei due amici al l’arco di trionfo alle 7.30…

Spettacolo… Tutti che si muovono in un contorno di colori. Deposito sacche ci si da l’estremo saluto e poi in griglia…Organizzazione della maratona fantastica 52000 persone tutte perfettamente guidate nei loro percorsi…

Sono sola in griglia sulle champs elisees nella cornice spettacolare dei colori del mattino in una strepitosa giornata di sole… Parigi…la gente…si parla con tutti…Musica e speaker che animano la partenza… Finalmente lo sparo!!! fanno partire le griglie a distanza di 5 minuti la mia è la terza…50000 cuori pulsanti che battono il ritmo…. A bordo strada migliaia di persone che leggendo il tuo nome sul pettorale ti chiamano… Chiamavano tutti per nome…Urlandoti ALÈ …un effetto doping fortissimo… Ecco questa parola l’ho sentita fino al traguardo ALÈ ALESSIÀ… Veramente emozionante vedere come sono abituati all’estero!!!

Tengo i 5.05 di media fino al 33esimo ero in perfetta forma Percorso a tratti in salita. Si passa per il centro e una marea umana grida…fotografa… Suoni di tamburi… Trombe… Coriandoli.
Arrivano i famigerati tre tunnel prima del lungo Senna: il primo non lungo… Il secondo è molto duro… Quasi un km al buio dove perdo il satellite…poi la salita è ripida…il satellite non torna…mi innervosisco… Poi il terzo, si riscende…meno lungo ma psicologicamente pesante!
Ritorniamo su e il garmin non si riprende… Contemporaneamente, e siamo al 34esimo o poco più le gambe cominciano ad essere pesanti e mollo un po per darmi tregua…Decido di spegnere il satellitare e di correre a sensazione… Senza farmi prendere dal panico!! Mi ero fermata un minuto ai precedenti due ristori… I primi li avevo fatti correndo.

Entriamo nel 37esimo e si alza un muro invalicabile… Gambe pesanti che non girano, perfino la mente si annebbia un po, fatico… mi demoralizzo… Ma la testa tiene e altro non posso fare che rallentare molto… Senza mai fermarmi!!! Cominciano gli ultimi 4 km… le gambe mi fanno male, non vedo il tempo sul satellitare e quindi non riesco a capire il mio real time…la gente è tutta in prossimità del traguardo… Una spinta inaspettata e le gambe si muovono più agilmente, taglio il traguardo e mi fermo, non ho nemmeno la forza di commuovermi… un ragazzo arrivato poco prima di me mi si avvicina, mi abbraccia dicendomi qualcosa in francese… Le lacrime allora scendono da sole… Lui, il primo contatto umano dopo un viaggio solitario! mi guardo intorno…il solito girone dantesco del fine gara… Gente distrutta… Distesa con crampi…Non riesco a camminare ma devo… Al ristoro un altro ragazzo mi parla in spagnolo intuisco … mi regala una barretta energetica… bevo… tantissimo avevo una sete allucinante, mi riprendo e mi godo l’ultima lenta passeggiata verso l’uscita Guardandomi in giro e pensando… Domani posso dire “c’ero anche io”

Ho chiuso in 3h 53 speravo in un altro tempo… Quei 10 min circa persi… Ma la mia prima maratona sotto le 4 ore è stata un successo, non solo atletico ma anche personale perchè non è una gara … Rappresenta uno di quei chiodi della vita che ci sono e che hai piantato tu con la tua tenacia … è un viaggio pieno di incognite… e quei muri che si alzano mentre stai correndo rappresentano forse anche i muri della vita… Rallenti ma devi superarli senza fermarti mai.

Alessia

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